La sezione di Viterbo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, in collaborazione con il servizio veterinario di sanità animale e igiene degli alimenti della Asl di Viterbo, ha proposto per l’anno scolastico 2016 /2017 un’esperienza didattico-educativa, con la finalità di diffondere nelle scuole del territorio, la conoscenza, la valorizzazione e l’informazione delle risorse attuali e potenziali del territorio Viterbese, dei suo prodotti tipici, delle corrette pratiche igienico alimentari.
Il progetto “Transformaggiando: trasformiamo il latte, facciamo il formaggio!” è nato da una collaborazione istituzionale, rivolto ai bambini della scuola primaria A. Grandori e della scuola primaria E. De Amicis, ha messo in cartella la ricchezza del patrimonio zootecnico. La filiera del latte, il mondo dei batteri e il controllo sui prodotti alimentari sono alcuni dei i temi affrontati in classe, a misura di bambino.
L’attività didattica è stata condotta dagli esperti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana attraverso laboratori scientifici e creativi sul mondo dei batteri e della caseificazione. I bambini hanno avuto l’opportunità di sperimentare in prima persona il processo di produzione del formaggio e della ricotta.
Il progetto, ideato e coordinato da Erminia Sezzi, ha coinvolto circa 140 bambini, un impegno gravoso andato a buon fine grazie anche alla collaborazione dei tecnici dell’Istituto Zooprofilattico: Alessio Gelli, Di Donato Francesca, Gobbi Deborah, Pifferi Anna Rita, Santori Davide, Codino Alessandro e all’impegno dei Veterinari del servizio di sanità animale e igiene degli alimenti della ASL Nicola Ferrarini, Prosciutti Vincenzo e Enrica Martini.
Non da ultimo, motore dell’iniziativa sono stati l’entusiasmo, la collaborazione e la partecipazione delle maestre e dei piccoli alunni.
Il coinvolgimento di più attori (IZS LT, Servizio veterinario della ASL, Scuole Primarie) ha permesso di creare sul territorio una “rete” su cui basare future collaborazioni, nella consapevolezza che per rafforzare il legame fra il territorio e il consumatore sia necessario costruire un processo educativo che renda coscienti le giovani generazioni del valore della filiera, in questo caso del latte e dei suoi prodotti e più in generale delle eccellenze del nostro territorio e della nostra Regione.
“Queste attività di formazione rivolte all’esterno – specifica il direttore generale Ugo Della Marta – rappresentano per l’Istituto un impegno importante di informazione, in base al quale si progettano specifici progetti rivolti alle scuole con la possibilità di tirocini e visite didattiche presso le sedi del Lazio e della Toscana, a beneficio dei giovani consumatori”.
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