A Natale Albero o Presepe?

A Natale Albero o Presepe?

I nostri bambini sanno scegliere tra Presepe o Albero? Ma perché scegliere se possono averli entrambi!

Il ricordo del presepe da piccoli ci accompagna sempre. Anche adesso in me evoca l’odore della colla…non quella che conosciamo tutti, ma la colla fatta in casa, acqua e farina bollita piano piano nel pentolino, senza fare grumi. Una gioia che aspettavo tutti gli anni, quando papà alla fine tirava giù dall’armadio lo scatolone con i personaggi del presepe, scelti ogni anno a Piazza Navona, i pezzi di vetro per fare il laghetto, il muschio e il cielo finto, dipinto a mano.

Risposta ovvia per me: sempre presepe.

Nonostante l’eterna diatriba tra Albero o Presepe, l’importanza di quest’ultimo come simbolo antico del Natale non è mai venuta meno, neanche oggi.

Quali sono le radici del presepe? Nacque dalla volontà del poverello di Assisi, San Francesco, di rappresentare mediante immagini la Natività e il primo Presepe della storia fu nient’altro che una messa celebrata in una grotta sopra una mangiatoia, tra il bue e l’asinello, a Greccio nel lontano 1223. Una mangiatoia, appunto, da cui deriva il nome, dal latino “praesepium”. Da qui la rappresentazione nelle chiese fino ad assumere nei secoli una connotazione popolare: le statuine di Gesù bambino, Giuseppe e Maria, i Re Magi, i pastori, le pecore, il bue e l’asinello e gli angeli. Al bambino più piccolo della casa, tuttora, viene affidato l’onore di collocare il “Bambinello” nella mangiatoia alla mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre; i Re Magi, invece, posti prima in secondo piano, solo nel giorno dell’Epifania vengono spostati davanti alla mangiatoia, in adorazione.

E il presepe oggi? Il presepe è patrimonio della cultura e fede popolare. Ma soprattutto in famiglia è momento di condivisione. Di gioia, di stupore ogni volta, all’accensione dei fuochi e delle luci, quelle che creano il passaggio dal giorno alla notte, la fontanella con il rumore dell’acqua che accompagna lo scarto dei regali. Un lavoro lungo che si rinnova ogni anno nella progettazione, nella realizzazione, nella scelta dei materiali da utilizzare, degli sfondi da allestire. Cartone, Legno, Polistirolo, Das, Gesso, stoffa, feltro o Cartapesta?? Tutto si presta per diventare presepe, e la fantasia dei bambini è tale che anche una bottiglia di plastica, dei tappi da sughero, o lattine possono divenire icone simbolo di tanta fede. Per loro è un gioco, una sfida e una scoperta continua. Non occorre tanto spazio, alla fine si può realizzare anche un presepe minimalista. Ma se lo spazio c’è allora si può creare una vera e propria capanna di legno in grado di contenerlo tutto. Il presepe è un’arte che si tramanda da padre in figlio, perchè la passione ti prende ed è tanta la fatica nel realizzarlo che a malincuore devi smontarlo e allora rimane lì adagiato sul mobile magari anche fin quasi a Pasqua…tanto c’è sempre tempo, eppoi quel tuo amico o lontano zio non lo ha ancora visto.!!

Che presepe faranno quest’anno i tuoi figli??
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Tuscia Kids ogni settimana darà dei suggerimenti per aiutare i bambini anche piccoli a realizzare un proprio piccolo presepe.